Dal 2014, il nostro Paese celebra la Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare e il tema scelto per quest’anno è “Make the difference: stop food waste!”. Un giorno importante, il cui scopo è quello di sensibilizzare il pubblico sulle buone pratiche antispreco che possono essere messe in atto quotidianamente.

Il peso dello spreco alimentare: alcuni dati

Secondo il report “Il caso Italia” 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, nel 2022 nelle filiere produttive italiane sono state sprecate oltre 4 milioni di tonnellate di cibo, mentre nelle case si è stimato che vengano buttati via oltre 27 chili di cibo all’anno, a persona. 

Come puoi notare dai precedenti numeri, ogni anno milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate, contribuendo in modo significativo al degrado ambientale e all’inquinamento. Da considerare anche l’enorme perdita di risorse a cui si va incontro, sprecando del cibo che avrebbe potuto sfamare persone che purtroppo non possono permetterselo. Proprio per questi motivi il tema dello spreco alimentare risulta essere un problema etico di grande impatto sociale, il quale richiede azioni concrete.

La Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare rappresenta, in questi termini, una grande opportunità per diffondere più consapevolezza possibile, promuovendo scelte consapevoli e attività che possano fare davvero la differenza.

Azioni quotidiane contro gli sprechi alimentari

Cosa possiamo fare noi, come persone singole, per sprecare meno cibo possibile?

  • Pianificare i pasti, realizzando una lista della spesa con solo il necessario, evitando gli acquisti impulsivi.
  • Conservare correttamente gli alimenti, al fine di mantenerli freschi più a lungo.
  • Utilizzare gli avanzi per realizzare nuovi piatti al posto di buttarli.
  • Condividere eventuale cibo in eccesso che non si riuscirà a consumare prima della scadenza. Un’opzione potrebbe essere quella di portare gli alimenti non ancora scaduti ad Enti di beneficenza, così che possano distribuirli a chi ne ha bisogno.
  • Ridurre il cibo take-away, per avere più controllo sulle porzioni.
  • Optare, dove possibile, per il compostaggio al posto della spazzatura. In questo modo si farà anche un gesto verso l’ambiente, in quanto si realizza un prodotto in grado di fertilizzare il terreno.

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