Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della Memoria; un giorno in cui si organizzano eventi e manifestazioni con lo scopo di mantenere vivo il ricordo della Shoah, delle leggi razziali e di tutte le persone deportate e uccise durante quegli anni. Ma qual è la storia dietro questa giornata?

Giorno della Memoria: perché il 27 gennaio

Perché questa giornata si celebra proprio il 27 gennaio? Ebbene, il 27 gennaio 1945 è il giorno in cui la 60esima armata sovietica è riuscita a liberare il campo di concentramento di Auschwitz, il più grande mai realizzato dai nazisti, in cui furono uccise più di un milione di persone. Il campo di Auschwitz, tutt’ora visitabile e parte del patrimonio UNESCO, si trova in Polonia, vicino a Cracovia e con il tempo è diventato il simbolo del genocidio degli ebrei. 

Quando le truppe sovietiche raggiunsero Auschwitz, le SS avevano già provveduto ad evacuare il campo, lasciando indietro soltanto i prigionieri più deboli e distruggendo gran parte delle prove dei loro crimini. Malgrado questo però, la liberazione di Auschwitz permise al mondo di venire a conoscenza delle azioni perpetrate ai danni non solo del popolo ebraico, ma di chiunque si opponesse o cercasse di contrastare le rigide leggi razziali.

Olocausto, Shoah o genocidio?

Ci sono tre termini ricorrenti quando si parla di Giornata della Memoria: Olocausto, Shoah e Genocidio. Ma intendono tutti la stessa cosa?

  • Olocausto: il termine Olocausto originariamente indicava un sacrificio religioso utilizzato nella cultura ebraica ed è infatti un termine che si ritrova anche nella Bibbia. Con questa parola si indica quindi un sacrificio a Dio in cui la vittima viene interamente bruciata. Dagli anni Quaranta, il vocabolo ha iniziato ad assumere un significato diverso, indicando lo sterminio degli ebrei. Il popolo ebraico però, ha sempre trovato offensivo l’utilizzo del termine Olocausto, in quanto il suo significato richiama l’incenerimento, da parte dei nazisti, delle persone nei forni crematori dei campi di concentramento. Un’azione che sicuramente non veniva ritenuta come un’offerta a Dio.
  • Shoah: termine ebraico, nella Bibbia indica una catastrofe, una distruzione ed è il termine che il popolo ebreo utilizza per indicare l’episodio di sterminio portato avanti durante il periodo nazista.
  • Genocidio: con genocidio si intende qualunque atto eseguito con l’intento di distruggere, totalmente o in parte un gruppo, sia esso etnico, religioso o razziale. In questo caso, il genocidio degli ebrei ebbe un inizio graduale con la diffusione dell’antisemitismo, l’approvazione delle Leggi di Norimberga e la famosa Notte dei Cristalli in cui migliaia di ebrei vennero uccisi. 

L’istituzione della Giornata della Memoria

L’Italia ha scelto di celebrarla il 27 gennaio a partire dal 2000, mentre è diventata una giornata internazionale solo nel 2005, con l’istituzione da parte dell’ ONU della Giornata Internazionale della Commemorazione in Memoria delle vittime dell’Olocausto. Lo scopo di questo giorno, come già sottolineato, è ricordare il genocidio e i crimini commessi dai nazisti, con l’obiettivo di non ripetere mai più una violenza simile. La giornata serve inoltre a ricordarci quanto piccole e grandi discriminazioni sono ancora presenti nel mondo attuale, impedendoci di vivere davvero in un mondo migliore.

È quindi importante non solo ricordare, ma capire e ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto quelle esperienze in prima persona ed è sopravvissuto.

Comunità Giovanile Lavoro supporta ogni iniziativa affinché tutti mantengano viva la memoria di quel periodo. Vuoi scoprire maggiori informazioni sulla nostra attività? Contattaci o visita il nostro sito web.